La cucina del Rifugio Alpe della Balma in Alta Val Sangone
Nel nostro rifugio si servono, per quanto possibile, alimenti a chilometri zero, perché lavorare in montagna significa anche creare reti di sinergie tra chi produce e chi offre servizi.
Quindi effettuiamo una ricerca di prodotti a filiera corta, cercando di offrire alimenti di buona qualità, ma dando anche un aiuto all’economia del territorio. Essendo una gestione completamente a trazione volontaria, possiamo permetterci di farlo.
Il nostro rifugio ha infatti scelto di acquistare dai produttori locali quanto più possibile, perché questo ci permette di valorizzare e far conoscere le nostre eccellenze, ma anche di dare un aiuto concreto all’economia di nicchia, che sopravvivendo mantiene vive le comunità e i piccoli paesi.
Essere comunità, per noi che viviamo sulle pendici delle “montagne minori”, significa mettere a frutto reti di relazioni, di buon vivere, per crescere insieme nel rispetto di quel fragile equilibrio che regola la nostra stagione di donne e uomini delle terre alte.
Una volta erano erba dei pascoli alti, un chicco di grano, di segale, di mais. Erano carni e latte.
Oggi sono gli alimenti a filiera corta che serviamo in rifugio.
Grazie al territorio che ci riconosce, è nata una catena che unisce i produttori locali al nostro rifugio, così che riusciamo a mettere nel piatto ciò che di buono e genuino nasce, cresce e viene trasformato nelle nostre terre.
E questo accade perché tutti gli artigiani e produttori locali hanno fatto a gara per esserci, offrendo ciò che di meglio nasce dallo sforzo di chi ha scelto di rimanere.