Monte Rocciavrè dal rifugio Alpe della Balma
Dettagli
Quota partenza (m) |
1986 |
Quota massima/vetta (m) |
2776 |
Dislivello (m) |
790 |
Sviluppo (km) |
4.2 |
Difficoltà |
EE |
Segnavia |
EPT 415 fino al colletto Robinet poi ometti |
Note
Il monte Rocciavrè presenta due vette ben separate ed evidenti, per questo motivo nella val Gravio è anche conosciuto come Bric Bessù (bifido).
Il toponimo Rocciavrè deriva invece probabilmente dai vocaboli dialettali Roc (roccia) e Ciavrè (delle capre) così definito a causa della ripidezza e scarsità di vegetazione dei suoi versanti, accessibili solo alle capre.
Descrizione dell’itinerario
Il percorso è comune a quello che porta al monte Robinet fino al colletto Robinet (m. 2635, palina).
Da qui piegare a destra e risalire il ripido pendio detritico che porta alla cresta spartiacque Dora-Chisone a circa 2720 m. Quindi, tenendo il filo della cresta est del Rocciavrè, superare le facili placche rocciose terminali. Da questo punto prestare attenzione: la parete Nord precipita su Cassafrera (Valle di Susa) con un appicco notevole, e anche sul versante Val Chisone non manca qualche passaggio esposto.
Si segue in parte il filo di cresta, in parte ci si sposta verso la Val Chisone, finché prima della cima non si trovano alcune catene. Da qui la croce e la statua della cima, m. 2776, sono vicine. Prestare attenzione ad alcune rocce lisce e ai passaggi esposti.
Cartografia
Fraternali 1:25000 n° 4 Bassa valle Susa, Musinè, Val Sangone, Collina di Rivoli